Quanto Basta: ricetta nr 146: FRITTELLE AL LIMONE (CARNEVALE)

Anche se siamo qui a chiederci se il mondo è impazzito, se supereremo indenni anche questo nuovo virus, anche se il vicino non ci piace più di quel tanto ora che ha quella "brutta tosse", se tutti sembrano strani e si comportano come spie...ecco anche se tutto sembra andare a rotoli, oggi, per gli ambrosiani inizia la Quaresima, tempo di preghiera e tempo di preparazione per la Pasqua.
Oggi 29 febbraio 2020, giorno funesto per il mio ferro da stiro che ha deciso di smettere di funzionare tutto ad un tratto, compleanno per i pochi eletti nati in questo giorno che compare ogni 4 anni sul nostro calendario, oggi è anche carnevale, così, stressata da una settimana di nani a casa dalla scuola, la dolce metà raffreddata e quindi in preda a crisi esistenziali che prevedono anche un testamento e un pigiama come seconda pelle, sì proprio oggi mi sono cimentata in queste frittelle (ricetta di chiarapassion) che sono finite prima ancora di vedere riempirsi il piatto! Provatele, pochi ingredienti, poco tempo e successo assicurato!

Ingredienti:

400g farina 00 (va bene anche la manitoba)
350ml circa di acqua
la buccia grattugiata di uno o due limoni
1 cucchiaino colmo di zucchero
1 tuorlo
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino raso di sale
olio di semi per friggere
zucchero q.b. per completare

Procedimento:

In una capiente ciotola mettete la farina setacciata con il lievito, lo zucchero, il sale, la buccia di 1 o 2 limoni e mescolate; non avendo i limoni freschi, io ho frullato finemente quelli che avevo essiccato ieri, devo dire che il risultato è stato davvero piacevole.

Unite al centro il tuorlo e versate l'acqua a fino mescolando con un cucchiaio, fino ad avere un impasto ben amalgamato e cremoso, può essere che vi resti un pochino di acqua.

Scaldate abbondante olio in una pentola alta dal fondo spesso e con l'aiuto di 2 cucchiai, tenuti bagnati per evitare che l'impasto si attacchi ad essi, formate le frittelle e friggetele poche per volta girandole spesso fino a quando non risultano ben dorate. Scolatele e quando sono ancora calde passate nello zucchero semolato.